L’equilibrio della famiglia milanese Bertelli viene interrotto nel momento in cui Enrica decide di vendere la propria auto online, diventando il bersaglio di due famiglie malavitose. Giorgio inizia a scoprire i rischi a cui si è esposto, insieme alla moglie: anche la vita del loro unico figlio Ludovico è minacciata. In questo momento di difficoltà, entra in scena l’ispettrice Bisotti, che si mette sulle tracce dei malviventi. Il fulcro del romanzo consiste quindi nell’analisi della sottile linea fra il bene e il male.

Marcello Monti è nato nel 1973 ad Alfonsine, in provincia di Ravenna, dove vive tutt’ora. È un parrucchiere con la passione per la scrittura, che si è cimentato nella pubblicazione in self del romanzo “La ragazza di via Idro”, di cui ha curato anche la grafica. Il suo obiettivo è quello di conoscere a fondo le persone, in modo da sviluppare sempre di più la sua grande empatia ed allargare i confini della sua mente.

La copertina del romanzo rappresenta una donna che cade in acqua, mentre rivolge ancora lo sguardo alla luce. Cosa sta a simboleggiare?

È indubbiamente un’immagine di speranza, ma… Ma il pezzo che manca ad arrivare alla superficie, alla salvezza, lo dobbiamo colmare noi con le nostre azioni, nessuno ci verrà ad aiutare se non saremo noi per primi a reagire alle avversità.

A cosa ti sei ispirato per la scrittura di questo romanzo?

Mi hanno ispirato alcune storie accadute realmente. La prima si riferisce a quanto successo ad un mio amico a cui hanno effettivamente sottratto l’auto come descritto nel romanzo, la seconda prende spunto da un fatto di cronaca nera nel quale si raccontava di una ragazzina rom che nonostante fosse stata vittima di una violenza si era opposta alla sua famiglia che la voleva in sposa del suo aguzzino per sigillare un legame di sangue e un patto d’affari con quella del ragazzo. La sua ribellione ha portato le due famiglie ad uno scontro senza precedenti che è culminato con la chiusura del quartiere di via Idro a Milano nel 2016.

Qual è il personaggio più complesso, a tuo parere? Come mai sono tutti divisi fra il bene e il male?

Giorgio è stato il personaggio più complesso da costruire, perché è quello che ha compiuto il tragitto più tortuoso e ha subìto la trasformazione più sensibile durante l’evoluzione della storia, pur rimanendo credibile. In realtà i personaggi non sono divisi tra bene e male, semplicemente, come nella vita quotidiana, in ogni scelta che compiono ci sono entrambe le componenti, che esercitano a seconda delle opportunità che gli vengono concesse. Così i personaggi di questa storia si trovano ad affrontare degli interrogativi che son dei veri e propri bivi, e le scelte che fanno, così come le azioni che compiono, rivelano chi sono.

Internet è un luogo tanto pericoloso quanto affascinante. Ritieni che sia possibile imparare a navigare al meglio, senza correre i rischi narrati nel romanzo?

Internet, i Social oppure l’Intelligenza Artificiale, non sono altro che strumenti nelle mani dell’uomo. Non sono sbagliati in sé. Il problema, semmai, è che vanno utilizzati consapevolmente e con equilibrio.